Ciao a tutti,
ogni giorno mi confronto con amici e colleghi in giro per l'italia e ne sento veramente di tutti i colori, chi si lamenta per la crisi, chi no, insomma mi piacerebbe fare un po il punto della situazione generale, senza entrare nei dettagli ovviamente, non interessa a nessuno il fatturato del singolo, solo per capire se questa crisi che innegabilmente si sente porta a chi lavora nel comparto della sicurezza benefici o meno.
Per esenpio, per lavorare avete dovuto adeguare i prezzi, ridurre i costi, il personale?
Lavoro: situazione
- Davide Marcomini
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- Luca Nardi
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Re: Lavoro: situazione
Credo di resistere ancora qualche mese senza lasciare a casa nessuno , spero che nel frattempo qualcosa si muova altrimenti ridurro' da 6 a 5 elementi sperando di non dover calare ancora. Comunque a sentire altri artigiani io sono tra quelli fortunati.....
- Davide Marcomini
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Re: Lavoro: situazione
Io non ho capito bene se in questa zona vada tutto al rallentatore o se sia solo il classico momento ma sto toccando ferro, con quello che si sente.........
- Marco Guerrato
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Re: Lavoro: situazione
Ciao a tutti,
dal mio piccolo ho rilevato una drastica diminuzione di richiesta di preventivi per nuovi impianti.
I lavori di manutenzione e di grattacapi non sono diminuiti, quindi il core business per quanto mi riguarda è composto da "lavoretti".
Sporadiche collaborazioni e interventi di consulenza non sono diminuiti.
Senza di questi dovrei pensare di cambiar lavoro.
Marco.
dal mio piccolo ho rilevato una drastica diminuzione di richiesta di preventivi per nuovi impianti.
I lavori di manutenzione e di grattacapi non sono diminuiti, quindi il core business per quanto mi riguarda è composto da "lavoretti".
Sporadiche collaborazioni e interventi di consulenza non sono diminuiti.
Senza di questi dovrei pensare di cambiar lavoro.
Marco.
- Patrizio Bosello
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Re: Lavoro: situazione
Se non si leggono i giornali e non si sentono i telegiornali si vive molto meglio.
Voglio dire che, non so se ad arte o per caso, c'è una contribuzione spasmodica alla generazione gratuita di ansia, incertezza e timore, ben oltre quella che è la situazione reale.
Che il momento non sia felice, sono d'accordo. Che siamo sull'orlo della terza guerra mondiale un po' meno.
Vedo che bene o male tutti lavorano, c'è stata una contrazione delle marginalità, c'è una visibilità di lavoro molto accorciata, molto lavoro si acquisisce una settimana per l'altra.
Traduco: per gli installatori non si guadagna (bene) come prima, il lavoro programmato a tre mesi è un sogno che appartiene al passato; così come il cliente che ti implora di fargli l'installazione entro Natale e quello che ti paga anticipato.
Ma da qui a dire che il lavoro nel comparto è sparito ce ne passa.
Piuttosto chi è ancorato ai vecchi stereotipi di comparto, probabilmente non si è accorto che ben altri attori stanno occupando il suo spazio: dalle vigilanze coi contratti in comodato, agli esperti del mondo IT che fanno gran parte dei lavori video a discreta struttura e margine, lasciando unicamente il piccolo mercato e il residenziale (che però imperversa sui siti on-line in acquisti fai da te), agli installatori elettrici che, grazie alla CEI64-8V03 in vigore da settembre, incorporano nell'offerta l'impianto di sicurezza residenziale per fare la dichiarazione di conformità a livello 2 o a livello3. Va da sè che chi non si muove tenendo in conto scenari mutevoli ha (e avrà in aumento) problemi.
L'ho detto in un sacco di altri post: l'attività commerciale deve essere un punto fermo delle aziende di installazione, non un qualcosa di episodico che si mette in piedi in fretta e furia quando c'è lavoro che manca. Così sono solo costi inutili in aumento, e i risultati sono scarsi.
Un po' di ottimismo, ragazzi ! E occhi aperti e state svegli anche quando dormite...
Voglio dire che, non so se ad arte o per caso, c'è una contribuzione spasmodica alla generazione gratuita di ansia, incertezza e timore, ben oltre quella che è la situazione reale.
Che il momento non sia felice, sono d'accordo. Che siamo sull'orlo della terza guerra mondiale un po' meno.
Vedo che bene o male tutti lavorano, c'è stata una contrazione delle marginalità, c'è una visibilità di lavoro molto accorciata, molto lavoro si acquisisce una settimana per l'altra.
Traduco: per gli installatori non si guadagna (bene) come prima, il lavoro programmato a tre mesi è un sogno che appartiene al passato; così come il cliente che ti implora di fargli l'installazione entro Natale e quello che ti paga anticipato.
Ma da qui a dire che il lavoro nel comparto è sparito ce ne passa.
Piuttosto chi è ancorato ai vecchi stereotipi di comparto, probabilmente non si è accorto che ben altri attori stanno occupando il suo spazio: dalle vigilanze coi contratti in comodato, agli esperti del mondo IT che fanno gran parte dei lavori video a discreta struttura e margine, lasciando unicamente il piccolo mercato e il residenziale (che però imperversa sui siti on-line in acquisti fai da te), agli installatori elettrici che, grazie alla CEI64-8V03 in vigore da settembre, incorporano nell'offerta l'impianto di sicurezza residenziale per fare la dichiarazione di conformità a livello 2 o a livello3. Va da sè che chi non si muove tenendo in conto scenari mutevoli ha (e avrà in aumento) problemi.
L'ho detto in un sacco di altri post: l'attività commerciale deve essere un punto fermo delle aziende di installazione, non un qualcosa di episodico che si mette in piedi in fretta e furia quando c'è lavoro che manca. Così sono solo costi inutili in aumento, e i risultati sono scarsi.
Un po' di ottimismo, ragazzi ! E occhi aperti e state svegli anche quando dormite...

Occuparsi di sicurezza è una professione seria, anche se in Italia si fa di tutto per negarlo quotidianamente.
- Marco Guerrato
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Re: Lavoro: situazione
agli installatori elettrici che, grazie alla CEI64-8V03 in vigore da settembre, incorporano nell'offerta l'impianto di sicurezza residenziale per fare la dichiarazione di conformità a livello 2 o a livello3.
Caspita Patizio, questa non la sapevo...
Grazie della info.
Marco.
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