Messaggio da leggereda Patrizio Bosello » 02/03/2016, 3:54
Davide, siamo alle solite... giornalisti che non sanno neanche di cosa parlano, un po' di pubblicità, che non manca mai, un po' di roba attaccata ai muri che la trovi anche al brico, nessun accenno al livello di rischio e alle contromisure prese.
Che la gente ne abbia le tasche piene, ormai è assodato.
Che non ci sia una risposta che sia una, altrettanto.
Si citano dati con criminalità in calo. balle! la gente denuncia meno, tranne che per casi gravi, perchè oltre al danno perdi tempo a denunciare, (tranne se c'è assicurazione, caso nel quale la denuncia è fatta obbligatoriamente) sapendo che A) non li prendono, B) se li prendono sono fuori dopo 30 secondi C) la tua refurtiva non verrà mai recuperata e i danni che hai subito te li tieni.
Senso di impotenza totale.
Le forze dell'ordine in tutto questo non c'entrano nulla: fanno più del loro dovere, in sottonumero e con mezzi insufficienti.
La deterrenza è zero, le leggi sono colabrodo e fanno la felicità dei penalisti, una percentuale di magistrati che lasciamo perdere (non sto parlando della magistratura nel suo complesso, che fa quello che può, ma consentimi di dire che un magistrato deficiente non rappresenta l'intera magistratura, ma di danni ne fa a iosa, e non lo tocca nessuno, e continua a far carriera. Assurdo.)
La gente, poi, deve subire qualche bella botta sui denti prima di capire che si deve rivolgere per i sistemi a persone competenti che non siano bravi tecnici (quello è scontato) ma che abbiano l'esperienza e la conoscenza per adeguare la protezione al sito e al livello di rischio da proteggere, e non affidarsi al primo che passa solo perchè (apparentemente) costa meno o perchè con bel sorriso ti promette la luna.
Occuparsi di sicurezza è una professione seria, anche se in Italia si fa di tutto per negarlo quotidianamente.