Normativa Garante Privacy
Inviato: 22/03/2011, 16:48
Chiedo aiuto per un problema che mi è stato posto.
Sono stato contattato da una farmacia che mi ha esposto il seguente problema:
Due anni or sono presentano al Garante per la privacy, all'Ausl e al comune richiesta di autorizzazione per l'installazione di un impianto di videosorveglianza.
Allegano progetto ed eseguono il lavoro. (erroneamente non hanno atteso risposta prima dell'installazione, ma comunque non gli è stato contestato niente in merito)
Vengono installate 4 telecamere. Due di queste saranno oggetto di ordine di rimozione o disabilitazione dell'impianto per i seguenti motivi:
1) telecamera puntata sulla cassa - inquadratura della stessa che ricopre il 20% dell'area del monitor
2) telecamera esterna che riprende l'ingresso e nello stesso tempo riprende anche il distributore automatico di profilattici adiacente alla porta
Da non si sa quale Ministero arriva il controllo per questo impianto. Viene constestato che la telecamera che inquadra la cassa può riprendere anche il personale.
La titolare fa presente e mostra agli ispettori il consenso firmato dai dipendenti che tra l'altro mostrano ai controllori tutto il loro interesse affinchè l'impianto rimanga così configurato.
Niente da fare. Risultato rimozione della telecamera; la cassa non può essere inquadrata se riprende (e ovviamente lo fa) anche il dipendente al lavoro.
Successivamente, tanto per non farsi mancare niente, arriva anche l'ispezione dell'Ausl che osserva e contesta la telecamera esterna perchè potrebbe riprendere in faccia le persone che usufruiscono del distributore di profilattici. Risultato - Rimozione immediata della telecamera pena contestazione immediata della sanzione.
La titolare ovviamente chiama subito un elettricista per farsi smontare al volo la telecamera.
L'ispettore dell'Ausl se ne va felice come una pasqua.
La farmacia disabilita permanentemente l'impianto.
Premesso che questo è quanto mi ha raccontato la titolare della farmacia
Premesso che la stessa sicuramente non è aggiornata sulla normativa del Garante
Premesso che nessuno dei controllori ha controllato la qualità, la durata e l'effettivo risultato delle registrazioni, ne tanto mento ha chiesto se ci fosse un DVR
Hanno obiettato esclusivamente sull'indirizzamento delle due telecamere.
Osservazioni personali:
-Per quel che riguarda la videosorveglianza di aree interessate da lavoratori fino ad oggi ero (spero non erroneamente) dell'idea che il consenso informato degli stessi o il parere positivo dei sindacati potesse bastare a scansare questo divieto
-Per quel che riguarda la telecamera esterna ho seri dubbi che dalle registrazioni si sarebbe potuto parlare di effettiva possibilità di identificare un soggetto facente uso del distributore di profilattici
Sono rimasto davvero perplesso .....
Qualcuno di voi ha mai avuto di queste esperienze?
Cosa ne pensate dell'accaduto?
Fa bene chi installa l'impianto senza dare comunicazione alcuna?
Sono stato contattato da una farmacia che mi ha esposto il seguente problema:
Due anni or sono presentano al Garante per la privacy, all'Ausl e al comune richiesta di autorizzazione per l'installazione di un impianto di videosorveglianza.
Allegano progetto ed eseguono il lavoro. (erroneamente non hanno atteso risposta prima dell'installazione, ma comunque non gli è stato contestato niente in merito)
Vengono installate 4 telecamere. Due di queste saranno oggetto di ordine di rimozione o disabilitazione dell'impianto per i seguenti motivi:
1) telecamera puntata sulla cassa - inquadratura della stessa che ricopre il 20% dell'area del monitor
2) telecamera esterna che riprende l'ingresso e nello stesso tempo riprende anche il distributore automatico di profilattici adiacente alla porta
Da non si sa quale Ministero arriva il controllo per questo impianto. Viene constestato che la telecamera che inquadra la cassa può riprendere anche il personale.
La titolare fa presente e mostra agli ispettori il consenso firmato dai dipendenti che tra l'altro mostrano ai controllori tutto il loro interesse affinchè l'impianto rimanga così configurato.
Niente da fare. Risultato rimozione della telecamera; la cassa non può essere inquadrata se riprende (e ovviamente lo fa) anche il dipendente al lavoro.
Successivamente, tanto per non farsi mancare niente, arriva anche l'ispezione dell'Ausl che osserva e contesta la telecamera esterna perchè potrebbe riprendere in faccia le persone che usufruiscono del distributore di profilattici. Risultato - Rimozione immediata della telecamera pena contestazione immediata della sanzione.
La titolare ovviamente chiama subito un elettricista per farsi smontare al volo la telecamera.
L'ispettore dell'Ausl se ne va felice come una pasqua.
La farmacia disabilita permanentemente l'impianto.
Premesso che questo è quanto mi ha raccontato la titolare della farmacia
Premesso che la stessa sicuramente non è aggiornata sulla normativa del Garante
Premesso che nessuno dei controllori ha controllato la qualità, la durata e l'effettivo risultato delle registrazioni, ne tanto mento ha chiesto se ci fosse un DVR
Hanno obiettato esclusivamente sull'indirizzamento delle due telecamere.
Osservazioni personali:
-Per quel che riguarda la videosorveglianza di aree interessate da lavoratori fino ad oggi ero (spero non erroneamente) dell'idea che il consenso informato degli stessi o il parere positivo dei sindacati potesse bastare a scansare questo divieto
-Per quel che riguarda la telecamera esterna ho seri dubbi che dalle registrazioni si sarebbe potuto parlare di effettiva possibilità di identificare un soggetto facente uso del distributore di profilattici
Sono rimasto davvero perplesso .....
Qualcuno di voi ha mai avuto di queste esperienze?
Cosa ne pensate dell'accaduto?
Fa bene chi installa l'impianto senza dare comunicazione alcuna?