Viva il pallone, addio Pomigliano

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Patrizio Bosello
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Viva il pallone, addio Pomigliano

Messaggio da leggereda Patrizio Bosello » 14/06/2010, 23:31

E mentre l'Italia intera guarda 22 personaggi che corrono dietro ad un affare rotondo + 1 che saltella a bordo campo ci stiamo perdendo Pomigliano.
L'ennesimo niet di stasera pone serissimi rischi di chiusura.
Se martedì questi non si danno una svegliata dell'ultima ora, partono 5.000 famiglie e 10.000 dell'indotto.
E non credo che si trasferiscano da Napoli in Polonia per produrre la Panda: lì ci sono già i polacchi che (giustamente) stanno gongolando e tifando per sè stessi.
Le condizioni offerte a Napoli in Polonia sono oro, e attendono, trepidanti, di averle loro: qui le schifano.
Ma io non so... non ho commenti...
Per i 5000 troveranno un qualche modo per pagarli per qualche anno (a spese nostre) ma per i poveracci dell'indotto non c'è futuro.
Se qualcuno la prossima settimana mi dirà che lunedì 14 è stata la giornata di Italia-Paraguay e non quella dell'orlo del più grande disastro di delocalizzazione industriale d'Italia, gli tiro una sberla.
Scusate lo sfogo, ma non sopporto il qualunquismo: sto guardando la TV e con zapping furioso trovo solo calcio, calcio, calcio, ma dei calci in culo non si parla proprio.
Occuparsi di sicurezza è una professione seria, anche se in Italia si fa di tutto per negarlo quotidianamente.

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Carlo Giacobbe
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Re: Viva il pallone, addio Pomigliano

Messaggio da leggereda Carlo Giacobbe » 15/06/2010, 7:24

E' la solita frase, ma purtroppo il calcio è l'oppio dei popoli, si cerca di dimenticare i problemi dietro ad un evento sportivo e nulla più. Si potrebbero analizzare gli introiti che orbitano in quel mondo, ingaggi, stipendi, sponsor........ma forse ricadremo nel banale.

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Re: Viva il pallone, addio Pomigliano

Messaggio da leggereda Alessandrino Mercuri » 15/06/2010, 7:27

E' una storia antica caro Patrizio.
Raccontano che nel 1948, dopo l'attentato a Togliatti, si rischiasse la rivoluzione.
La vittoria di Bartali al tour de france, fece cambiare idea agli italiani, dimenticarono la rivoluzione e festeggiarono Bartali!
Siamo fatti così, siamo Italiani, siamo convinti che tanto qualcuno provvederà.
Fino al giorno in cui, nessuno provvederà!
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Re: Viva il pallone, addio Pomigliano

Messaggio da leggereda Patrizio Bosello » 15/06/2010, 10:14

Sì, amici, sta storia va avanti dal detto romano "panem et circenses", ben noto agli imperatori: dai al popolo pancia piena e divertimenti e avrai il vero potere assoluto.
Ma son passati 2000 anni: evidentemente Darwin ha centrato la teoria per tutte le specie, tranne che per quella umana, dove l'evoluzione si è fermata...
Beninteso mi dispiace moltissimo per la gente di Napoli e per il fatto in sè, anche se spero che ci mettano una pezza, ma quel che mi preoccupa maggiormente è che questo è solo un episodio macroscopico che dietro, quotidianamente, ne presenta migliaia di altri anonimi e sconosciuti, ma del tutto analoghi e non si metta a fuoco con preoccupazione il passaggio epocale che stiamo passando, dal quale l'Europa intera e noi in mezzo, uscirà con le ossa rotte perchè è continente vecchio, sclerotico, ancorato a stereotipi, incapace di decidere e di muoversi unitariamente con rapidità, dalla classe dirigente alla gente comune, in un mondo che non è più quello di vent'anni fa e dove non realizziamo che è finita l'epoca nella quale il 90% delle risorse mondiali venivano usate dal 10% dei paesi (noi).
Il benessere si sta spostando e per qualcuno in più che sta bene da un'altra parte ci sarà qualcuno da noi che starà peggio.
Se non diventa chiaro questo, ha ragione Alessandrino, si dovrà arrivare al punto nel quale "non si potrà più" e allora la cosa non potrà più essere gestita da nessuno, tranne che, sembra, mandare al governo la nazionale di calcio ;-)))
Vado a farmi un caffè...
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