Distribuzione TecnoAlarm

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Federico P.
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Distribuzione TecnoAlarm

Messaggio da leggereda Federico P. » 23/03/2010, 15:33

Ho notato più di una volta in internet la vendita di apparecchiature di tale marchio (e tanti altri) da parte di "installatori", "distributori", e persone comuni che in seguito a trasloco,etc. si trovano un sistema smontato tra le mani e lo rifilano su ebay.
Che dire...........la situazione si fa sempre più triste!!
Le aziende perchè non prestano maggiore attenzione alle strutture che trattano-distribuiscono il proprio marchio? Su internet ormai si trova di tutto ma continunado di questo passo dove si finirà? (chissà che qualcuno leggendo.... : shock : .....)
Si discute tanto di politiche commerciali, "strategie" aziendali,etc, escludendo qualche azienda, e proseguendo su questa strada, a mio avviso la gran parte sono su quella del non ritorno. Non ritorno inteso anche come SERIETà (e non solo) sotto i diversi aspetti verso chi si impegna a installare un determinato marchio e anche se nel suo piccolo, contribuisce a farlo crescere e conoscere.

Vi riporto di seguito un sito dove viene effettuata la vendita di materiale online TA nella speranza che qualcuno intervenga come meglio crede
http://www.antifurto.it/index.php?inc=index_prodotti&linc=mp/menu_prodotti&img=prod

Ricordando inoltre che molti installatori sul proprio sito permettono il download dei manuali tecnici delle apparecchiature, quindi a disposizione di tutti.

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Re: Distribuzione TecnoAlarm

Messaggio da leggereda Patrizio Bosello » 26/03/2010, 11:06

Ciao Federico.

E' già stata dibattuta a lungo questa cosa e chi può cerca di arginarla.
Di fatto se guardi al resto del mondo, USA in testa, la vendita online è cosa già in atto da più di 10 anni, la pubblicazione di qualsiasi cosa, dati tecnici inclusi, è prassi comune perchè si intende che il potenziale utente deve avere ogni informazione possibile per le sue valutazioni.

Il fatto che non viene compreso da questi che attuano la vendita online ( a parte il privato che ricicla su ebay qualche suo pezzo per recuperare qualcosa, e lì non ci puoi fare proprio nulla) è che internet fa scomparire la territorialità della vendita ed il supporto tecnico da parte di una "persona" viva e pensante.
Questi fanno da apripista e si beccano ogni vantaggio ma anche ogni svantaggio futuro della cosa.
L'utente finale prenderà molte botte sui denti, perchè probabilmente avrà già pagato in anticipo, e la qualità dei sistemi medio-bassi, ma venduti a volume scadrà parecchio (oltre a quanto è già scaduta oggi ?, mi chiederai - certo, molto di più)
Quando il mercato sarà più pronto a recepire la vendita online questi spariranno, perchè un distributore locale che compra e vende su internet non avrà più senso: lo faranno direttamente i produttori di questo tipo di prodotti, accorciando la filiera e recuperando margine.
Qualche esempio da noi si sta già vedendo, soprattutto sul video, ma all'estero è già storia anche sul resto.
Chi fa vendita generalistica a livello nazionale, cioè ha di tutto a catalogo quanto ci mette a creare una sezione "carrello" sul sito?
Prima, teoricamente, solo per chi ha log e pass, cioè i professionisti (chi sono costoro? come li identifichi e li separi dal resto?), poi apertura a tutti.
Molti se e molti ma, ovviamente, e qualche ostacolo, ma come vedi c'è già chi ha imboccato questa strada.
Soluzioni? E' troppo tardi, ma volendo propendo per le solite: presa di coscienza da parte di chi vuole difendere un certo modo di lavorare e di proporsi, e di conseguenza, meno chiacchiere e più decisioni. Questo può portare a una diminuzione nel breve delle vendite e del numero di impianti eseguiti e a un riposizionamento del proprio marketing e della propria proposta commerciale (sto parlando di installatori), per vedere risultati positivi un po' diluiti nel tempo, ma più sicuri.
Onestamente, e di questi tempi, quanti ne trovi che siano disposti a riposizionarsi e a fare squadra, piuttosto che a lavorare sul quotidiano?
La risposta a tutto l'ambaradan te la puoi tranquillamente dare da solo, e quindi il percorso di questo modo di fare mercato non sarà modificato di un nulla e proseguirà come se nulla fosse.
Qualche lamentela individuale qua e là, ma la "massa specifica" (che è l'oggetto del marketing) si muove come ognuno di noi vede e sa.

Nota: siamo in "Pausa Caffè" e la mia è una risposta generale e non ha nulla a che fare con il titolo del post, nè con alcuna azienda specifica, la mia inclusa.
Mi auguro che sia chiaro, ad evitare fraintendimenti, che le argomentazioni sono assolutamente di tipo generale e, ritengo, oggettive riguardo a movimenti in sezioni del mercato, ma non riguardano assolutamente alcuna azienda nè costruttrice nè distributrice nè installatrice in particolare.
Occuparsi di sicurezza è una professione seria, anche se in Italia si fa di tutto per negarlo quotidianamente.


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