Cari amici... dall'entusiasmo che vedo attorno a questa cosa sembra che siate in 5 o 6 attivi su questo argomento, che peraltro sembra quasi riscuotere meno interesse che il prolungamento del cavo d'antenna o qualche altro quesito tecnico: il resto della popolazione tace...
A meno che non stiate febbrilmente confrontandovi per mail o al telefono per creare le basi per fare un minimo di lobby, mi sembra che più che il dedicare qualche minuto a leggere o a scrivere di argomenti circoscritti per lo più a momenti tecnici non ci sia.
Siete gli ultimi in termini temporali a proporre (in pochi) l'idea di fare un po' di lobby.
Nei decenni scorsi sono partiti in molti, con qualche risultato marginale, ma fino ad adesso non ci è arrivato nessuno e ve ne posso dare tutte le ragioni causali (interne ai gruppi, minori, ed esterne, molto maggiori).
Forse, dato il momento storico, concretizzare adesso è l'ultima chance... poi boh, ognuno ha le sue idee sull'evoluzione ( o involuzione) del comparto e non è certo questo il luogo per disquisire sulle strategie temporali progressive (opinionistiche, peraltro) e sulle tempistiche relative del comparto sicurezza attiva in Italia.
Chiamatela associazione, gruppo di lavoro, pinco pallo, come vi piace, (ma ha ragione Davide: se lo fate, una qualche forma giuridica ve la dovete dare, e l'associazione senza scopo di lucro è l'unica percorribile) o con il suo nome: lobby.
Lobby non è una parolaccia. Il senso negativo glielo hanno dato i nostri media italiani, che a volte sono di un provincialismo impressionante.
Lobby è semplicemente un gruppo di lavoro, costituito solo ed appositamente per fare pressione ad ogni livello possibile a difesa, tutela e spinta dei propri interessi.
Questo è.
Politica, democrazia e corollari vari all'interno non c'entrano nulla, perchè lo scopo è unico e chiaro.
Le metodiche per raggiungere lo scopo possono essere differenti ( e nella storia più o meno lecite: da qui l'accezione negativa o positiva del termine neutro lobby), ma prima di arrivare a disquisire su questo bisogna fare massa critica, come vi dicevo nell'altro post.
E qui vi vedo in pochi, proprio in pochi.
Mi butta male... eppure la sensazione che questo tipo di lavoro stia segnando il passo è opinione diffusa e il malessere si percepisce.
Dunque, cosa manca ?
Questo lo potete sapere solo voi.
Io mi astengo dal fare qualsiasi altro commento o proposta o dare altri suggerimenti in merito, perchè mi sembra di fare la parte del rompipalle saputello o di quello che ci guadagna qualcosa.
Non è così: ho quasi 60 anni, dei quali più di 30 passati a fare il produttore per il mercato italiano ed europeo, e ne ho viste passare un po' di tutti i colori a riguardo.
Semplicemente mi secca molto vedere il comparto della sicurezza da decenni costantemente in balìa di qualsiasi stormir di fronde esterno, senza che ci sia un minimo di coesione e compattezza degli operatori, ma non è cosa che ha origine oggi nè fine domani.
Ottima la cartella separata (collaborazioni) per questo argomento, altrimenti nel corso di poche settimane le vostre idee o proposte, per quante siano, si perderebbero tra fusibili schioppati, modalità di programmazione, e opinioni su questo o quel prodotto.
Magari io ne farei proprio una specifica: Proposta di associazione, o qualcosa di simile.
Così avrete la immediata percezione di quanti e con che impegno su questo specifico argomento ci scrivano cose concrete, al di là delle altre collaborazioni con Assosicurezza, Essecome, sponsor e varie altre.
Auguri, ragazzi !